Vivere in India: lavorare e fare impresa nell’Asia meridionale
Chi decide di trasferirsi a vivere in India dovrà sicuramente fare i conti con una diversità culturale senza precedenti e che potrebbe lasciare qualunque expat a bocca aperta o potrebbe convincere anche il più determinato a cambiare idea e ritornare a vivere nel proprio paese d’origine.
L’India è infatti l’emblema di quello che viene definito “cultural shock” e che “colpisce”, ogni anno, milioni di turisti e moltissimi espatriati. Ad ogni modo, per i coraggiosi espatriati che avranno voglia di scoprire la vera India e che avranno la volontà di uscire dalla loro zona di confort, l’India apparirà ai loro occhi come un paese così ricco e diverso che difficilmente passerà inosservato. Inoltre, un grossissimo punto di forza di questo paese è il bassissimo costo della vita che permetterà a qualunque espatriato di avere uno stile elevato di vita spendendo sino alla metà di quello che spenderebbe in Europa o in Italia.
La maggior parte degli espatriati in India sceglie di vivere a Mumbai, Delhi o Bangalore. Mumbai, con una popolazione di dodici milioni, è considerata la capitale finanziaria dell’India nonché la casa del prolifico settore cinematografica di Bollywood come la maggior parte delle città occidentalizzate dell’India, lo stile di vita a Mumbai è veloce e frenetico ma le infrastrutture sono buone e l’architettura ha un suo stile creativo misto coloniale che affascina velocemente. Anche Delhi, la capitale del paese, e Bangalore, centro del settore dell’IT indiana, sono grandi città scelte dagli expat e che non dovrebbero deludere chi deciderà di vivere in India.
L’inglese è la lingua del mondo del lavoro e, essendo l’India un’ex colonia inglese, non sarà difficile trovare locali che parlano inglese senza alcun problema.
Se decidere di trasferirvi a vivere in India e supererete lo shock culturale e la grande vastità di scene di estrema povertà, l’India vi regalerà momenti magici e aprirà la vostra mente grazie alla sua ricchezza di odori, sapori e sensazioni. La cultura locale è molto forte in India e gli usi e costumi, tanto diversi tra loro, saranno un’esperienza davvero indimenticabile, soprattutto se deciderete di lasciarvi trasportare dallo stile di vita indiano e, soprattutto, dalle sue prelibatezze culinarie.
- Visto e burocrazia per vivere e lavorare in India
- Richiedere un visto per l’India
- Richiedere un permesso di soggiorno per l’India
- Lavorare e fare impresa in India
- Trovare un lavoro da espatriati in India
- Fare impresa in India da espatriati
- Trovare un alloggio e comprare casa in India
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- Costo della vita, conto in banca, assicurazione sanitaria per trasferirsi in India
- Costo della vita in India
- Assicurazione e assistenza sanitaria per espatriati in India
- Aprire un conto in banca in India
- Blog e link utili per chi intende trasferirsi in India
Visto e burocrazia per vivere e lavorare in India
Ottenere un visto per visitare o espatriare in India non è difficile ma, esattamente come per altri paesi del mondo, se si ha intenzione di trasferirsi a vivere in India, è bene cominciare la pratica di richiesta del visto con anticipo perché la burocrazia indiana è famosa per essere piuttosto lenta e le leggi relative all’immigrazione cambiano spesso e con velocità. Inoltre, se s’intende lavorare in India è buona regola ottenere un visto lavorativo o un visto business prima di recarsi in India e cominciare a lavorare.
Ad ogni modo, per chi intenda visitare l’India per un periodo fino a sei mesi, sarà facile ottenere un visto turistico e si potrà visitare il paese ma non sarà permesso lavorare durante questo periodo di tempo. Inoltre, essendo il visto turistico indiano piuttosto lungo, il governo dell’India ha deciso di concedere ai turisti la possibilità di richiedere più volte un visto turistico di sei mesi ma a patto che il turista/visitatore esca dal paese ogni sei mesi per un periodo non inferiore ai due mesi.