Vivere in Jamaica, la terra della reggae music
Probabilmente, molti di voi sognano di trasferirsi a vivere in Jamaica, paese famoso per la sua cultura “rastafari”, il reggae, lo ska, il dub e le travolgenti canzoni di una delle voci più trascinanti e degli anni sessanta e settanta, Bob Marley.
La Giamaica, tecnicamente il terzo paese anglofono delle Americhe, dopo Stati Uniti e Canada, e appartenente al Commonwealth, ha da sempre attirato moltissimi turisti ma anche pensionati statunitensi intenzionati a spendere la loro pensione in questo paese dei Caraibi e, da diverso tempo, è méta prescelta anche moltissimi expat che, ogni anno, si avvicinano a questo paese con l’idea di trasferirsi in un paradiso tropicale dei Caraibi solo per scoprire, alle volte, che la vita in Giamaica può anche presentare delle sorprese negative come un’economia difficile da affrontare, diversi livelli di povertà che portano anche ad episodi di estrema violenza e una burocrazia spesso corrotta ed inaccessibile. Inoltre, nonostante la Giamaica non sia un paese sviluppato, si potrebbe restare sorpresi dal costo della vita che, pure essendo ridotto, alle volte viene sottostimato dagli espatriati di tutto il mondo. Ad esempio, i prezzi della capitale Kingston, talvolta, sono paragonabili con quelli che potreste trovare in alcune città di media grandezza del Regno Unito, degli Stati Uniti o dell’Europa. Kingston, vivace capitale dell’isola, possiede una vita notturna di prima categoria e tutta una serie di eventi culturali sia a livello nazionale sia internazionale che, il più delle volte, fanno impallidire alcune città d’Europa o degli Stati Uniti a confronto, e che classificano questa città come una delle più cosmopolite al mondo. Nonostante queste note positive, purtroppo, la capitale della Giamaica possiede anche la nomea di uno dei luoghi più pericolosi del pianeta con un alto tasso di omicidi e un atteggiamento omofobico violento, forse perché in Giamaica l’omosessualità è considerata illegale.
Ad ogni modo, tutti gli expat che decidono di recarsi in Giamaica, coscienti dei problemi che potrebbero avere in questa nazione dei Caraibi, in pochissimo tempo s’innamorano del clima, del cibo e della ricca e affascinante cultura creola che, nonostante la colonizzazione britannica, ha mantenuto, ancora oggi, le sue caratteristiche più vive. Infatti, la lingua ufficiale della Giamaica è l’inglese ma molti espatriati decidono comunque di provare ad apprendere la lingua creola per avvicinarsi sempre di più alla cultura e alla gente del luogo e anche per avere più possibilità nel mondo del lavoro e degli affari.
Visto e burocrazia per espatriare in Giamaica
Come cittadini italiani, non c’è bisogno di alcun visto per entrare in Giamaica se si ha intenzione di fermarsi in questo paese per un periodo minore ai novanta giorni, ossia tre mesi. Ad ogni modo, per controllare se la vostra nazionalità necessità di un particolare visto anche solo per recarsi in Giamaica per poco tempo, vi consigliamo di controllare la lista presente sul sito web della Jamaican High Commission. Al contrario, se avete intenzione di recarvi in Giamaica con l’idea di restare più di tre mesi, allora avrete bisogno di un visto particolare e, essendo la burocrazia di questo paese non tanto complicata quanto sofferente di corruzione e tempistiche molto lunghe, il consiglio è quello di contattare l’Ambasciata giamaicana più vicina a voi o, alle volte, anche un Commissariato Giamaicano in Europa o in altre parti del mondo. Inoltre, con un visto temporaneo, ossia non superiore ai novanta giorni di soggiorno, potrete anche entrare in Giamaica per svolgere affari privati e lavorativi purché abbiate una lettera formale del vostro datore di lavoro o dell’azienda/ente ospitante che certifichi lo scopo della vostra visita e che si tratta di un soggiorno temporaneo. Per cui, se avete intenzione di recarvi in Giamaica per motivi lavorativi e per rimanere in questo paese per più di 90 giorni, allora avrete bisogno di un visto lavorativo che, per essere ottenuto, necessita della compilazione di un modulo di domanda, una fotografia fototessera, un passaporto valido, una lettera formale di invito da parte dell’azienda che vi assumerà o del vostro futuro datore di lavoro e il pagamento delle tasse relative alla richiesta del visto lavorativo per la Giamaica. Per ogni chiarimento o informazione riguardo alle tipologie di visto che potrete richiedere per trasferirvi in Giamaica, consultate il sito web VisaHQ. Infine, se volete fare richiesta per un visto di residenza permanente, vi consigliamo di consultare questa guida redatta dall’Ambasciata del Belgio ma che spiega chiaramente come ottenere una residenza permanente in Giamaica da expat (ad esempio se siete pensionati e avete vissuto almeno tre anni in Giamaica).
Lavorare e fare impresa in Giamaica da espatriati
L’economia della Giamaica non è di certo tra le più fiorenti del mondo, però, bisogna ammettere che, al di là dell’esportazione del rum o di alcune spezie, il nuovo volto economico della Giamaica è legato soprattutto al settore manifatturiero, all’agricoltura e ai nuovi investimenti stranieri, tralasciando ovviamente il settore turistico, parzialmente invariato negli ultimi anni. Infatti, più del 60% del PIL nazionale è prodotto dal settore terziario, dei servizi, e, in particolar modo, dal settore turistico. Un altro pilastro dell’industria giamaicana è la produzione della bauxite. Molte sono le grandi società internazionali dislocate in Giamaica, per cui, se siete nel settore minerario o volete provare a cercare lavoro in questo particolare settore, sappiate che la Giamaica è un paese dalle grandi riserve minerali e abbastanza in espansione per quello che riguarda i nuovi impianti di estrazione. Infine, buona parte della popolazione lavora in quello che spesso viene definito “informal industry”, ossia il settore dell’economia relativo ai servizi di bene comune e che, in un certo senso, non necessita di personale qualificato come possono essere i venditori ambulanti, parrucchieri, tassisti, etc. Ovviamente, cercare lavoro in questo settore, soprattutto se non conoscete la lingua creola o non siete del luogo, potrebbe essere molto difficile se non addirittura impossibile.
Ad ogni modo, un buon punto di partenza per trovare lavoro in Giamaica sono i portali: Carribeanjobs, CareerJet, Learn4Good o la pagina relativa alle possibilità di lavoro in Giamaica del sito web per espatriati Expat Exchange. Una volta trovato lavoro in Giamaica, potrete quindi richiedere un visto e permesso di lavoro, ulteriori informazioni le trovate sul sito del Ministero del Lavoro Giamaicano.
Detto questo, la Giamaica rimane comunque in paese in via di sviluppo e quindi, ogni possibilità di espatriare e portare idee innovative, infrastrutture o progetti d’investimento nelle nuove tecnologie e non solo è senza dubbio un’opportunità da cogliere se avete intenzione di lanciarvi come expat in questo paese dei Caraibi. Per fare impresa in Giamaica e aprire una propria attività è, prima di tutto, necessario ottenere la residenza sull’isola e, una volta che sarete registrati come residenti, non dovrete fare altro che registrare la vostra azienda e pagare le eventuali tasse e licenze. Come spesso accade, alcune informazioni utili sugli investimenti in Giamaica e su come aprire una vostra attività nei Caraibi, le trovate sul sito web della Camera di Commercio della Giamaica e, per quanto un po’ datata (2011), una guida su come avviare una attività in Giamaica da stranieri la trovate sul sito web della Uhy.
Trovare un alloggio e comprare casa in Giamaica come expat
Le località più in voga tra gli expat ma anche tra i turisti in Giamaica, sia perché sono tra le zone più sviluppate dell’isola sia perché è qui che ci sono maggiori possibilità a livello lavorativo e anche uno stile di vita soddisfacente, sono Montego Bay, Kingston, Port Antonio, Ocho Ros e Negril.
Per quello che riguarda l’acquisto e, ovviamente anche l’affitto, di proprietà in Giamaica come stranieri non sono previste alcune limitazioni. Normalmente, l’acquirente propone una cifra d’acquisto e, se la trattativa va a buon fine, tramite l’aiuto di un avvocato o di un notaio si gestisce la compravendita. Una volta firmato il contratto di vendita, si presentano i documenti presso l’Ufficio di Registro dei Titoli in Giamaica e ricordate di far timbrare il documento di cessione della proprietà o del terreno entro trenta giorni, pena il pagamento di salate sanzioni. Considerate inoltre che, l’intero processo di registrazione della proprietà, prevede una tempistica di circa un mese e mezzo o, a volte, persino due mesi. Tanti sono i portali online in cui potrete trovare la proprietà che più fa per voi in Giamaica, ad esempio provate a consultare il sito web Viviun, PropertyAdsJamaica oppure Realtor e, nel momento in cui dovrete comprare la vostra casa in Giamaica, considerate che il prezzo medio al metro quadrato è di circa 1000 euro per un appartamento in centro città; mentre, per affittare un appartamento modesto in centro città, potrete spendere circa 450 euro al mese o persino la metà se deciderete di affittare in zone rurali dell’isola.
Assistenza sanitaria, costo della vita e conto in banca in Giamaica
L’assistenza sanitaria in Giamaica, sia per i cittadini sia per i residenti, è completamente gratuita ma, proprio per questo motivo, soffre di alcune problematiche come i tempi di attesa lunghi o a volte lunghissimi, la difficoltà di ottenere delle prescrizioni mediche o persino la qualità del servizio. Ad ogni modo, moltissime sono le cliniche private e, se deciderete di sottoscrivere un’assicurazione privata internazionale (altamente consigliato), lo standard delle cliniche sarà sicuramente a livello degli istituti medici occidentali.
Per quello che riguarda il costo della vita, la Giamaica non è un paese caro ma, per certe cose, i prezzi medi sono gli stessi che potreste trovare negli Stati Uniti. Ovviamente, come spesso succede, se decidere di vivere in Giamaica da espatriati e supportare l’economica locale, comprando cibo e beni di prima necessità che non siano importanti, il costo della vita per voi e la vostra eventuale famiglia si abbasserà notevolmente. Gli affitti comunque non sono troppo a buon mercato, infatti, potrete arrivare a spendere anche 1500 euro al mese per un appartamento con tre camere da letto in centro città a Kingston e ottenere un lavoro che potrebbe fruttarvi non più di 2000 euro al mese. Invece, per quello che riguarda i trasporti, mangiare fuori o attivare un abbonamento a internet, i costi sono decisamente più bassi rispetto a quelli che potreste trovare in Europa o in Italia.
La Giamaica, facendo parte del Commonwealth inglese, dispone di diversi istituti bancari e di credito internazionali. Se dovete recarvi in Giamaica da expat, probabilmente, la cosa migliore sarà aprire un conto in una banca internazionale come Citibank o Scotiabank e non avrete problemi nel prelevare denaro o ricevere assistenza. In alternativa, la CIBC (First Carribean National Bank) dà modo anche agli stranieri in Giamaica di aprire un conto bancario personale.
Blog e siti web utili