Quanto costa trasferirsi all’estero e dove conviene andare

A cura di Enza Petruzziello

Italia addio. Ogni anno sono sempre più numerosi gli italiani che decidono di fare le valigie e trasferirsi in un altro Paese. Un lavoro che non appaga, tasse sempre più alte, stress e insoddisfazione che si accumulano di giorno in giorno sono tra i motivi principali di quella che può ormai considerarsi una fuga senza freni.

Giovani, pensionati, famiglie. Trasferirsi all’estero è un fenomeno trasversale che coinvolge ogni fascia d’età. Attualmente sono 5 milioni i nostri connazionali residenti in un paese straniero, almeno secondo i dati ufficiali, ma in realtà sarebbero molti di più.

Molti si trasferiscono già con un contratto in mano. Ma sono tanti quelli partono all’avventura, sperando di trovare lavoro una volta sul posto, facendo insomma il classico salto nel buio.

E allora dove conviene trasferirsi e, soprattutto, quanto costa farlo?

Ad aiutarci ci pensa Nestpick, piattaforma online per l’affitto di alloggi a medio e lungo termine nata a Rotterdam nel 2014 ma che ora ha la sua sede principale a Berlino. Attraverso un’analisi dettagliata di tutti i costi da sostenere nel primo mese di vita all’estero, ha stilato una classifica delle città più care e di quelle più economiche per le quali vale la pena preparare le valigie.

Ottanta le città del mondo messe a confronto, scelte in base alle maggiori opportunità di lavoro, alla presenza delle migliori università e di una fiorente cultura delle start-up. Il rapporto analizza non soltanto il prezzo della casa, ma tutti i costi che un expat deve sostenere appena arriva in una nuova città: visto, eventuali tasse, trasporti, documenti, vitto, alloggio, costi di internet e dei servizi telefonici. Dall’analisi emerge che il costo del trasloco può variare notevolmente da città a città e quindi il dato economico può rappresentare un fattore importante nella scelta della destinazione.

VISTI – È la Nuova Zelanda ad avere i diritti di visto più cari, pari a 1.847 euro, mentre Hong Kong è molto più economica, con costi per avere il visto pari a 20,70 euro. La Nuova Zelanda ha anche il più lungo tempo per la consegna dei visti con 381 giorni mentre la Thailandia consegna un visto in soli due giorni.

AFFITTI E TELECOMUNICAZIONI – Per quanto riguarda l’affitto è San Francisco la città meno accogliente con oltre 2 mila euro al mese a persona, mentre per vivere un mese a Bangalore, in India, bastano 137 euro. Sul fronte delle comunicazioni, Dubai ha costi internet più alti pari a 94,66 euro, e Zurigo batte tutti per il servizio telefonico più costoso 91 euro. Più economiche Mosca, dove internet costa 4,77 euro, e Varsavia dove per chiamare sono sufficienti 4,67 euro.

CIBO – Per quanto riguarda il costo del cibo, in cima alla classifica troviamo ancora una volta Zurigo: secondo il rapporto servono oltre 1.000 euro per mangiare e bere nella città svizzera. Mentre a Bangalore sono sufficienti 218 euro.

TRASPORTI – Infine, altro elemento da considerare sono i costi per il trasporto: 143,85 euro al mese nel Regno Unito, contro i 6 euro necessari per muoversi al Cairo.

LE CITTÀ PIÙ COSTOSE DOVE TRASFERIRSI – L’analisi di Nestpick incorona Dubai negli Emirati Arabi Uniti come città più costosa al mondo in cui traslocare. Qui, infatti, sono necessari ben 3.632 euro per il primo mese di permanenza. A incidere maggiormente sul prezzo sono: l’affitto molto alto (1.145 euro al mese) insieme alle spese per il visto (1.818 euro). A seguire, le prima dieci posizioni sono occupate da Auckland, San Francisco, New York, London, Sydney, Oslo, Zurigo, Tel Aviv e Amsterdam.

LE CITTÀ PIÙ ECONOMICHE DOVE TRASFERIRSI – A vincere la palma d’oro come destinazione più economica per ricominciare una nuova vita è il Cairo, dove il costo per il primo mese si aggira sui 560 euro grazie a prezzi di affitto a buon mercato (221 euro), cibo e bevande venduti a prezzi accessibili (255 euro).

Altre città economiche sono Bangalore, Bucarest, Budapest, Riga, Città del Messico, Sofia, Praga, Medellin, Kuala Lumpur e Varsavia.