Mancora, (Perù) una delle spiagge più belle al mondo
Finalmente un po’ di mare. Siamo a Mancora, in Perù, sul Pacifico, questo immenso oceano che, contrariamente a quanto lasci intendere il nome, scolpisce le coste del sud america con le sue immense onde e possenti correnti.
Posto in cui potersi fermare per un bel po’! Alloggio + cibo con un mare meraviglioso a soli 10/15$ al giorno. Ecco la nostra giornata tipo: svegliati dalle onde dell’oceano che si infrangono sulla spiaggia, siamo in un bungalow dell’hospedaje Guacamayo a soli 100mt dal mare (per soli 6euro a notte). Ci aspetta una colazione meravigliosa preparata da Martin e Silvia (proprietari dell’hospedaje) a base di uova, pane e marmellata, caffé, latte e fette biscottate. Prima di andare in spiaggia decidiamo di camminare fino al mercato per comprare frutta e pesce che mangeremo rispettivamente a pranzo e cena; si sa, al mercato è bene andare di buon mattino. La cosa mi esalta, mi piace girare tra casse di frutta e verdura dai mille colori provando ad immaginare il sapore di cibi che ancora non conosco. Melone e mango per il frullato di pranzo (ieri è stato il turno di fragole e banane, l’altro ieri di ananas e banane). Assaggiamo il mango per la prima volta, di una dolcezza incredibile, qui costa solo 50cent di euro al kg, per non parlare dei 50cent per 1 melone o di 1euro per un ananas da 3kg. Per la cena prendiamo il pesce, prepareremo il ceviche; nulla di più che filetti di pesce marinato nel lime condito con coriandolo, pimenta e cipolla… il tutto accompagnato da camote e mais. 1kg di pesce pescato la notte prima nell’oceano: 2 euro. Portiamo a casa la spesa e andiamo in spiaggia.
Oggi l’oceano è particolarmente blu e le onde che si infrangono sulla spiaggia tuonano lungo tutto il bagnasciuga che si estende a perdita d’occhio. Per fortuna c’è sempre una leggera brezza che allevia la pressione dei raggi solari, qui davvero molto forti (siamo quasi all’equatore) e spinge l’odore del mare nelle narici come se non bastasse il nostro desiderio di annusarlo. È davvero meraviglioso quando in una spiaggia così ti rendi conto che le persone si possono contare sulle dite di una sola mano… Ad ogni modo non siamo così soli, la spiaggia è viva, il bagnasciuga è pieno di granchi che ad ogni ritirarsi delle acque escono a setacciare l’arena in cerca di novità portate dal mare. Sono le 14.00, percorriamo i 100mt che ci separano dal bungalow, prepariamo l’esotico frullato e ci mettiamo a fare piani, cartina alla mano, sul prossimo ingresso in Ecuador e Colombia. Torniamo a mare, il pomeriggio c’è sempre più vento, motivo per cui si inizia a vedere gente che prepara i kite surf. Il colore blu del mare della mattina è diventato argenteo, ci sono un po’ di nuvole e il sole inizia la sua discesa sulla linea dell’orizzonte. Saliamo a comprare un po’ di pane appena fatto (qui lo fanno il pomeriggio), torniamo al bungalow e siamo pronti a preparare il ceviche (si scoprirà che abbiamo esagerato con il lime e il pesce era troppo aspro ;-D).