Paesi Bassi, il paese dei tulipani e delle molte libertà
Associamo spesso i Paesi Bassi a immagini idilliache come la tipica olandesina con zoccoletti e cuffietta, i mulini a vento, il formaggio con i buchi il bellissimo e sensuale tulipano (fiore simbolo del paese e anche uno dei maggiori prodotti di esportazione). In realtà, come molti sanno, questo paese è modernissimo, all’avanguardia sotto molti aspetti e dotato di città bellissime, a partire dalla capitale, Amsterdam, costruita su una rete di straordinari canali che datano del XVII secolo.
Per iniziare a parlare di questo interessante territorio del nord Europa, è necessario chiarire subito alcuni punti sulla terminologia che inducono in confusione. L’Olanda, nome con il quale, in italiano, s’intende spesso tutto il paese, non è altro che una regione – la più popolata e la più importante – dei Paesi Bassi, termine corretto per indicare questo stato. E questo vale anche per la lingua. Ci rivolgiamo spesso alla lingua ufficiale come “olandese”, in realtà si dovrebbe dire “nederlandese”, l’olandese si parla soltanto in Olanda, appunto! Per completare il capitolo linguistico bisogna aggiungere il frisone (parlato nella regione della Frisia) e tenere presente che una buona parte della popolazione conosce bene anche l’inglese, il francese e il tedesco.
I Paesi Bassi sono una monarchia parlamentare con capitale Amsterdam, il cui regno comprende anche alcune isole come Aruba, Curaçao, Saint Maarten.
Oltre ad Amsterdam, la città che riveste un’importanza notevole è l’Aia (Deen Haag in nederlandese), sede d’importanti istituzioni dello Stato (Governo, Parlamento e Residenza del re) e di alcune altre internazionali e di capitale importanza per la storia e la cultura europee: la Corte Internazionale di Giustizia e la Corte Penale Internazionale.
Chiaramente “multiculturali”, visto anche l’importante passato coloniale, i Paesi Bassi sono tuttavia in pieno dibattito, soprattutto per quanto riguarda l’integrazione della popolazione di religione musulmana. La componente multietnica del paese è molto evidente, soprattutto in città come Rotterdam.
Nell’ordine, Amsterdam, Rotterdam, l’Aia e Utrecht sono le città principali, mentre il paese è suddiviso in 12 province: Brabante settentrionale, Drenthe, Flevoland, Frisia, Gheldria, Groninga, Limburgo, Olanda meridionale, Olanda settentrionale, Utrecht, Overijssel e Zelanda.
Un patrimonio riconosciuto dall’Unesco (8 monumenti dichiarati), bellezze paesaggistiche, come i suoi fiumi, i parchi e i famosi canali di Amsterdam, un tesoro culturale notevole e l’amore per le arti e l’architettura, particolarmente creativa quest’ultima … fornisco un quadro soltanto sommario di questo stato.
C’è, naturalmente di più!
I Paesi Bassi sono famosi per le libertà. Nella capitale sono legali e molto frequentati i coffee-shop del quartiere a luci rosse, ovvero la prostituzione è legalizzata; le droghe leggere sono vendute liberamente (ai maggiorenni); i matrimoni omosessuali con diritto di adozione sono legali … questo basta per dare l’idea di una volontà politica tendenzialmente liberista e di tolleranza.
Da non dimenticare, infine, la bicicletta (de fiets in nederlandese). Questo è uno dei mezzi di trasporto più amati e diffusi in tutto il paese. Per la famiglia media nederlandese è normale possedere un vero e proprio stock di biciclette, più che una serie di macchine, e, va da sé, le principali città sono dotate di fantastiche piste ciclabili, nonché abbondano di parcheggi per bici. Naturalmente, nessun “conducente di Suv” si sognerebbe, nel centro di Amsterdam, di “prevaricare” i diritti sacrosanti dei ciclisti, pena pesanti multe che i “prepotenti” sono obbligati a pagare. Ci siamo spiegati?
Per informazioni di carattere turistico, consultare il sito dell’Ufficio del turismo, disponibile anche in lingua italiana: www.holland.com
Mollare tutto per vivere e lavorare nei Paesi Bassi
Lingue, lingue, lingue … non lo diremmo mai abbastanza! Se volete partire per un progetto duraturo e lanciare delle buone basi per un lavoro qualificato e, comunque, essere in grado di comunicare appena sbarcati nel paese, dovrete conoscere bene la lingua del posto. Con i Paesi Bassi, vi va abbastanza di lusso, in quanto è vero che l’inglese è quasi una lingua ufficiale, ma, se non vorrete sentirvi un pesce fuor d’acqua e soprattutto essere presi in considerazione sul piano professionale e lavorativo, non tardate ad appropriarvi della lingua locale. Non ve ne pentirete!
Visti e permessi
I Paesi Bassi fanno parte dell’area Shengen, dunque ai cittadini italiani è garantita la libera circolazione e la possibilità di residenza senza altro documento che il proprio (carta d’identità o passaporto).
I passi da fare per essere “in regola” e poter iniziare da subito a cercare un lavoro – come è ben spiegato nel blog www.amsterdamforfree.it – è registrarsi nel comune di residenza (www.amsterdam.nl); aprire un conto bancario e richiedere un “Burgerservicenummer” (BSV) o SOFI: un insieme di codice fiscale e numero di carta sanitaria. È l’ufficio delle tasse (www.belastingdienst.nl) che rilascia tale documento. Altro sito utile su questo tema è www.burgerservicenummer.nl
Naturalmente, potete sempre fare riferimento all’Ambasciata e al consolato olandesi, rispettivamente a Roma e Milano (http://italy.nlembassy.org, http://italy.nlconsulate.org).
In loco, il riferimento (per chi intenda iscriversi all’AIRE – Anagrafe dei residenti italiani all’estero) è il Consolato generale d’Italia ad Amsterdam: www.consamsterdam.esteri.it, mentre l’Ambasciata italiana si trova All’Aja: www.amblaja.esteri.it/Ambasciata_LAja
Sanità
Il sistema sanitario è privato, ovvero vige l’obbligo di stipulare un’assicurazione sanitaria privata entro 4 mesi dal trasferimento. Questo è uno dei requisiti necessari per lavorare nei Paesi Bassi. Per poter firmare un contratto sarà necessario il BSV. Il costo medio di un’assicurazione di base (che ricopre anche le spese dentistiche) è di circa 100€ al mese per persona. Ma i prezzi e il tipo di copertura variano molto. Per questo, il consiglio è verificare sui vari portali che presentano un paragone di prezzi e prestazioni tra le varie assicurazioni. Uno di questi è: www.kiesbeter.nl/algemeen (in nederlandese, ovviamente!). Un altro consigliato da numerosi “espatriati” è: www.independer.nl
Altri siti istituzionali in tema sanità sono: www.rijksoverheid.nl (ministero della salute); www.svb.nl (SVB, Banca della Salute) e www.belastingdienst.nl (azienda delle tasse, da contattare per capire se potete usufruire di qualche esenzione).
Valuta e conto in banca
Il conto in banca è vitale in Olanda, intanto perché nessuno vi concederà mai uno stipendio se non passando per il vostro c/c, né vi affitterà una casa. L’apertura del conto bancario è dunque tra le priorità, appena arrivati nel paese. La procedura è veloce e i servizi – tra cui l’online – eccellenti.
Il passaporto (o la carta d’identità) e una prova di domicilio sono richiesti tassativamente, alcune banche richiedono anche il BSV. Le commissioni sono più o meno simili, soltanto il conto in posta può risultare leggermente più economico.
Tra le principali banche figurano: ABN-AMRO (www.abnamro.nl), Fortis Bank (www.bnpparibasfortis.com), la famosissima ING BANK (http://www.ing.nl), Radobank (www.rabobank.nl), Postbank, la banca della posta (www.ing.nl), SNS Bank (www.snsbank.nl)
Il costo della vita, l’immobiliare, il lavoro nei Paesi Bassi
Quinta economia della zona Euro, l’Olanda vanta un basso tasso di disoccupazione e inflazione, stabili relazioni industriali e un ottimo posizionamento a livello dei trasporti aerei. Tra le principali attività industriali prevalgono: industria alimentare, raffineria e macchinari. La produzione agricola va forte: terzo paese al mondo per esportazioni.
Uno dei principali settori economici sono, tuttavia, i servizi: trasporto, distribuzione, bancario, assicurazioni. Architettura e urbanistica sono tra le attività più creative di un paese che a causa di uno spazio ristretto deve ricorrere alla fantasia per ripensare il territorio. In effetti, almeno dieci studi di architettura nederlandese sono tra i primi cento al mondo.
Immobiliare
Amsterdam è il maggior bacino d’accoglienza dei nostri connazionali; una volta presa la misura su quanto succeda nella capitale (dove la burocrazia serve da esempio per il resto del paese e i prezzi sono comunque i più alti), ci si può fare un’idea sul resto del paese.
Gli annunci che si trovano nei siti, quelli pubblicati sui quotidiani e le agenzie immobiliari saranno i primi punti di riferimento per chi voglia acquistare, prendere in affitto e farsi un’idea di come funzioni il mercato immobiliare nella città dei canali.
Diciamo subito che la qualità della vita ad Amsterdam è molto elevata, di conseguenza il prezzo dell’immobiliare, segue. Però anche qui la crisi si fa sentire e i prezzi, soprattutto della vendita, sono in leggero calo. Comunque, in città gli alloggi sono molto richiesti. Oltre, infatti, agli abitanti e ai numerosi stranieri impiegati nelle multinazionali, questa è una città universitaria molto quotata e, ogni anno, migliaia di studenti si riversano in essa per cercare un alloggio.
Preparatevi, dunque, ad affrontare una lunga e non facile ricerca.
“Te huur” (affittasi) è la scritta che dovete cercare se andate a zonzo per la città a caccia di alloggio, ma vi diciamo subito che non sarà facile: le abitazioni in una città tanto quotata scarseggiano. Quelle più ricercate, poi, con vista sui canali, sono molto care: almeno1.600/1.800 euro al mese per un appartamentino di 50 mq. Conviene spostarsi fuori dal centro, tanto più che mezzi pubblici e piste ciclabili collegano molto bene tutta la città.
Ad Amsterdam, bisogna contare su circa 270.000/300.000 euro per un appartamento medio; 400.000 per una casa mono-famigliare e dai 500.000 euro in su per una casa sui canali. Gli appartamentini (40mq) vanno intorno ai 115.000 mila euro.
Tra i siti internet da consultare: www.funda.nl (affitto e vendita); www.marktplaats.nl (annunci gratuiti del circuito e-bay); www.pararius.com (affitti per brevi o lunghi periodi); www.xpatrentals.com (dedicato agli espatriati).
Ci sono poi due grandi agenzie (da consultare soprattutto se si decide di stare per lungo tempo ad Amsterdam: www.ymere.nl, www.stadgenoot.nl
Da non trascurare neppure il passa parola e gli annunci sui quotidiani locali.
Lavoro
Anche in questo caso, muoversi su siti e forum può essere il primo passo. Tra questi, i blog e siti da noi interpellati (vedi capitolo: Italiani nei Paesi Bassi) consigliano, oltre ai classici Adecco e Manpower: www.unique.nl/umls (per persone multilingue); www.undutchables.nl (calorosamente consigliato dagli espatriati); www.poliedro.nl (italo-olandese, qui si parla italiano!).
Da consultare eventualmente anche l’Ente del lavoro: UWV (www.werk.nl).
Fare impresa
Dopo aver magari fatto un giro d’ispezione presso la Camera di Commercio italiana: www.italianchamber.nl, si può passare agli organi ufficiali nederlandesi.
Tra questi: www.nfia.nl (consigli utili per imprese che intendono trarre vantaggio dalla posizione strategica dei Paesi Bassi; www.kvk.nl (Camera di Commercio nederlandese); http://sedo.hdf.nl (fondazione che offre consulenza per l’attivazione di società); www.immigratiedienst.nl (ministero dell’immigrazione.
Tradizionalmente, le aziende italiane si sono stabilite nella zona di Randstand. Questa è l’area compresa dalle città: Amsterdam, Aia, Utrecht e Rotterdam. Qui si trovano molti uffici di rappresentanza delle grandi holding italiane: dalla Barilla, alla Armani Olanda.
Come in molti paesi del Nord Europa, largo spazio e opportunità sono offerte alle alle start-up: qui essere giovani non è un’handicap!
Italiani nei Paesi Bassi
Il portale più completo che abbiamo trovato in rete è senza dubbio: www.ilforum.nl … con tanto di spot “sfottò” sui vizietti degli italiani! Che volete farci, basta riderci su!
E comunque, consultate anche la pagina Facebook di Italiani in Olanda (www.facebook.com/italianiinolanda) e il sito: http://italiaolanda.wordpress.com un simpatico blog di Aria e Ste … “senza pretese” … come dicono gli autori!
Noi, infine, abbiamo trovato molto utile anche www.amsterdamforfree.it (il cui focus, come dice il nome è la capitale).
Siti consultati, oltre a quelli di ambasciata, consolato, ufficio del turismo: www.justlanded.com.