NO-Brexit Deal
Poco meno di 90 giorni sono rimasti prima che l’Inghilterra abbandoni definitivamente l’Unione Europea, e sembra sempre piú chiaro che l’uscita del paese avverrá senza un accordo con la UE.
Che cosa cambierá quindi per l’ Inghilterra una volta lasciata l’Unione senza alcun accordo?
Vediamo i punti principali del No Brexit deal
Polizia, sicurezza e sorveglianza
Le forze di Polizia non avranno accesso a mandati d’arresto europei, né ai sistemi informativi del Sistema di Sicurezza del Trattato di Schenghen, che fino ad ora ha permesso agli agenti di ricevere ogni tipo di avviso su criminali europei.
Nonostante un No-Deal, gli Stati membri della UE hanno accettato di mantenere aperti i canali dell’Interpol, da cui l’Inghilterra puó liberamente trarre informazioni.
Il 31 Ottobre l’Inghilterra cesserá di far parte della Europol, ed ha giá preparato un Centro di Coordinazione Internazionale che supporterá la polizia inglese su temi legati alla cooperazione con i colleghi europei.
L’Eurotunnel
Dopo oltre due anni di preparazione ed oltre 13 milioni di Sterline spese in infrastrutture, l’Eurotunnel è pronto al No Deal. Posti di blocco e controllo dei passaporti sono stati realizzati al porto di Calais.
I Porti sulla Manica
Il trasporto merci dall’inghilterra sará garantito fino alla fine dell’anno, in modo da assicurare una “connettivitá basica” e ridurre al minimo l’impatto sul porto commerciale di Calais. Secondo i direttori del porto francese il No Deal non causerá ritardi nelle consegne delle merci provenienti dall’UK, perché il porto è giá attrezzato con aree dedicate ai conducenti con permessi di diverso tipo.
La Francia sta inoltre assumendo oltre 700 controllori di Dogana per i porti di Calais, Dunkirk, Le Harve e per il Tunnel sulla Manica.
I prezzi delle case
Il mercato immobiliare inglese è in lenta ma continua discesa: i prezzi sono gli stessi di 12 mesi fa, mentre le vendite sono calate del 16,5% in un anno. Secondo le agenzie immobiliari questo si deve alla grande incertezza causata dal fenomeno Brexit negli ultimi due anni: le previsioni sono che, con un No Deal i prezzi di vendita scenderanno di un ulteriore 10% tra la fine del 2019 e la fine del 2021.
Servizi Finanziari
Le imprese finanziarie inglesi perderanno il cosiddetto “passport rights”, che fino ad ora ha permesso loro di operare in Europa. Traders con base in Europa potranno continuare ad operare fino a Marzo 2020.
Le banche inglesi hanno giá creato dei nuovi enti che dovranno fare da tramite tra l’Europa e la Bank of England.
Intercambio di dati
Oggigiorno sono milioni gli scambi di dati personali tra Inghilterra ed Europa (nomi, indirizzi, luoghi di lavoro, etc…), cosa che, dopo il 31 ottobre, potrebbe diventare illegale se non si raggiungesse un’ accordo.
Ogni agenzia ed impresa inglese dovrá seguire le regole di un ‘legal transfer arrangement’ prima di trasferire un qualsiasi dato personale ad un’impresa o ente europei.
Provviste e cibo
Sembra una sciocchezza, ma oltre il 28% delle provviste e del cibo che si consumano in Inghilterra proviene dall’Europa. Frutta, verdura e altri prodotti freschi rischiano un incremento dei prezzi notevole.
Voli
Fino a Marzo 2020 sembra che non ci sará alcun cambio nella prenotazioni di voli da e per l’ Inghilterra, grazie ad un “mini-deal” firmato con l’Europa, il Canada e gli Stati Uniti.
Controllo Passaporti
Obbligatorio ogni volta che si entrerá in Inghilterra. E sebbene molti aeroporti siano giá organizzati, ci si aspettano comunque ritardi e code. I turisti inglesi all’estero dovranno mostrare i biglietti di ritorno e dimostrare di avere con sé una somma di denaro sufficiente per fermarsi nel paese prescelto.
Farmaci
Il Governo ha chiesto alle case farmaceutiche di mantenere un magazzino che – per i primi sei mesi – non superi le sei settimane di stoccaggio, mentre sta preparando un piano di oltre 300 milioni di Sterline per poter garantire la vendita di farmaci salvavita e di prima necessitá per i prossimi quattro anni.
Certificazione prodotti
La certificazione “CE” – Conformite Europeenne – verrá sostituita dal UKCA per tutti i prodotti venduti in Inghilterra: al contrario, i prodotti inglesi venduti in Europa avranno ancora il marchio “CE”. Il problema sorge se le imprese inglesi che vendono in Europa hanno sede solo in Inghilterra: in questo caso non potranno avere il marhio “CE”.
L’industria automobilistica
Le case europee sono preoccupate per i ritardi sulle importazioni di pezzi di ricambio provenienti dall’Inghilterra. Ed a ragione: questo settore scarica in Europa un valore pari a 35 milioni di sterline al giorno.
Per quanto riguarda i prezzi delle auto si prevede una crescita del 10% almeno per le esportazioni in Europa.
La Dogana
Circa 145.000 imprese inglesi che hanno da sempre avuto scambi commerciali esclusivi con l’Europa, dovranno – per la prima volta – dichiarare i beni alla dogana.
Le imprese che importano dall’ Europa dovranno dichiarare i beni ricevuti una volta che questi arrivino in Inghilterra.
Con il No Deal i turisti inglesi all’estero potranno richiedere il rimborso dell’IVA per tutto ció che hanno acquistato in Europa.
Assicurazioni sanitarie in Europa
La Carta d’Assicurazione sanitaria Europea non sará piú valida. I turisti inglesi dovranno premunirsi di assicurazioni sanitarie di viaggio.
La Premier League
I giocatori europei che vengano ingaggiati da squadre di calcio inglesi dovranno avere un permesso di lavoro che terrá conto di ingaggi e spese di trasferimento.
In realtá la FA vede il No Deal come un’opportunitá per far crescere i giovani talenti di casa, aumentando il numero minimo di giocatori nazionali per squadra da 8 a 12.