E, oggi, si sta verificando una tendenza inversa, molti Spagnoli, per lo più giovani laureati, stanno cercando rifugio nelle terre delle “ex colonie” per poter trovare quello che ormai in patria è una chimera: un lavoro corrispondente agli studi effettuati o alle qualifiche di ognuno. Recentemente, un programma trasmesso sulla TV pubblica spagnola (TVE), ha percorso alcuni tra i paesi più ricchi – o in forte crescita – del Sud del continente americano (Colombia, Argentina, Messico), intervistando molti spagnoli, rifugiatisi qui per motivi di lavoro. Tra questi, piccoli e medi costruttori (la bolla spagnola ha fatto danni immensi e creato migliaia di disoccupati), giornalisti (l’editoria e in grave crisi) e altre tipologie di lavoratori, costretti ad emigrare causa l’elevato tasso di disoccupazione in patria (quasi 5.000.000 di disoccupati).Ma che cosa spinge gli antichi “gringos” a ripercorrere il cammino degli avi – questa volta però con molta più umiltà e poche velleità di conquista – nella culla dei Mariachi, la tequila e il charro? Il Messico si sta avviando ad essere paese d’immigrazione. Ecco alcune informazioni utili per chi vuole andare a vivere in Messico.
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Vivere in Messico: consigli utili
Il mondo all’inverso, si potrebbe titolare questo capitolo dedicato al Messico. A partire, infatti, dall’esplosione della grave crisi economico/finanziaria sfociata in una vera e propria recessione in molti paesi Europei – tra cui Spagna e Italia – si è fermato il notevole flusso migratorio proveniente dai paesi dell’America Latina verso la Penisola Iberica.
Pubblicato sabato 21 Gen 2012 - Copyright © Mollare Tutto