Marsa Alam, il fascino della storia e l’incanto della natura
Il Mar Rosso, il Sahara e il Tropico del Cancro si incrociano a Marsa Alam, una delle perle turistiche dell’Egitto. Spiagge e sole, ma anche cultura e storia per un’avventura da vivere.
Come può, in meno di quindici anni, un piccolo villaggio di pescatori trasformarsi in una rinomata località turistica? Questa che sembra una premessa retorica è in realtà la storia di Marsa Alam, che a partire dal 2001, con la costruzione dell’aeroporto internazionale della zona e del villaggio turistico di Port Ghalib, ha rapidamente cominciato a conquistare i cuori di milioni di viaggiatori, attratti dalla spettacolarità di questo tratto vergine di Mar Rosso che quasi lambisce il deserto del Sahara, creando panorami unici.
La sua costa, lunga una cinquantina di chilometri, preserva le caratteristiche originarie, con spiagge bellissime e rilassanti e la barriera corallina a vivacizzare il tutto con i suoi colori, mentre hotel, resort e villaggi assicurano ogni tipo di agio e di comodità per il turista.
La spiaggia più famosa è Abu Dabbab, una bella distesa di sabbia bianca dove praticare ogni tipo di sport acquatico, e una barriera corallina dove sono avvistabili delfini, dugonghi e tartarughe giganti. All’altra estremità dell’area, verso sud, sorgono le spiagge di Honkorab e Golaan, nel Parco Nazionale marino protetto di Wadi Gemal: qui, mangrovie solitarie spuntano vicino a piccoli stagni, senza presenza di uomini intorno per chilometri. La “valle dei cammelli” è un posto adatto in particolare agli amanti della natura, perché consente di vivere a stretto contatto con tanti esemplari di flora e fauna, che vivono tranquilli: è ad esempio uno degli ultimi posti in Egitto dove si possono vedere le gazzelle selvagge. Proprio in questa zona sorge un importante villaggio di Marsa Alam, il www.gorgoniabeach.com, che si inserisce nell’ambiente circostante senza intaccare le sue caratteristiche.
L’ingresso al vasto parco naturale si trova a circa 30 minuti d’auto da Marsa Alam, un tragitto assolutamente da fare per ammirare acacie spinose e foreste di mangrovie costiere, seguire l’antico itinerario commerciale che collega il Nilo e il Mar Rosso, e visitare i resti di vecchie miniere di smeraldi, che sono spesso indicate come “Miniere di Cleopatra” o Montagne di smeraldo, l’area che nel mondo antico rappresentava il più famoso complesso minerario.
Anche senza prenotare un’escursione verso le celeberrime Piramidi di Giza o la Valle dei Templi (a disposizione in ogni villaggio di Marsa Alam, ma che potrebbero sottrarre molto tempo alla propria vacanza), è infatti possibile fare un tuffo nella storia anche solo restando nell’area del deserto. Una delle mete da non perdere, per gli amanti dell’archeologia, è passeggiare per le strette stradine e i vicoli tortuosi di El Quseir, città che risale all’epoca romana, visitando il suo porto medievale, la spiaggia di sabbia bianchissima e il bazar variopinto e vivace dove si possono trovare numerosi oggetti di artigianato e gioielli realizzati con la “olivina”, estratta nelle miniere della zona. Tra gli altri siti storici si segnalano la fortezza ottomana risalente al Sedicesimo secolo (con un centro visitatori adiacente che contiene interessanti reperti archeologici), costruita a protezione delle merci provenienti dall’India e fortificata durante l’occupazione napoleonica, e la moschea del Tredicesimo secolo, che sono state restaurate attraverso un programma finanziato e supervisionato dall’UNESCO.
Ma, ovviamente, l’attrazione più interessante è quella che risale al tempo dei Faraoni, uno dei periodi storici più famosi e importanti dell’umanità. A Kanais, lungo la strada del deserto per Marsa Alam, si trova un piccolo tempio tagliato nella roccia, costruito da Seti I (1305-1290 a.C.), figlio di Ramses I e grande re d’Egitto. Non lontano dal tempio si trova un antico pozzo, anch’esso risalente a 6000 anni fa, con vari disegni che decorano le pareti con divinità danzanti, barche a remi, scene di caccia, gazzelle dalle lunghe corna e ippopotami.