Luigi Aseni e i suoi locali dai nomi improbabili in Scozia
Se c’è una cosa che al sud non manca è la creatività. Da usare in casa, certo, ma anche da esportare.
E la storia che stiamo per raccontarvi è davvero un esempio di ingegno, fantasia e business made in Italy trapiantato all’estero.
“Skassa kazz”, “Rumba kazz” e “Kaka kazz”. Quelli che potrebbero sembrare degli insulti o espressioni colorite, sono in realtà i nomi di tre società aperte da un imprenditore pugliese in Regno Unito.
La mente dietro tutto questo è di Luigi Aseni, 38 enne di Bari, che in Scozia ha trovato il successo dopo aver rifiutato un posto fisso da 2300 euro al mese, per inseguire il suo sogno.
Oggi gestisce con assoluta professionalità e serietà le sue attività e il suo intento, nel momento in cui ha creato, e soprattutto nominato, il suo gruppo imprenditoriale non era assolutamente offensivo. Anzi.
È il 2003 quando giovanissimo si trasferisce in Scozia. Insieme ad altri 8 ragazzi parte e inizia la sua seconda vita a Glasgow.
Dopo qualche anno di gavetta come pizzaiolo, per Luigi arriva la svolta: con un pizzico di coraggio e la fiducia di uno dei più importanti istituti di credito britannici, la Hsbc, da ragioniere diventa imprenditore fondando la “Kaka Kazz Limited”.
Proprio lì, nella patria dell’eleganza e dello stile british, quello per intenderci che ripudia ogni volgarità e facili scurrilità.
Un nome scelto per mantenere salde le sue radici e giocare con il suo dialetto che per fortuna in Inghilterra nessuno conosce se non gli italiani che vivono e lavorano in UK.
In poco tempo Luigi apre non uno ma ben quattro locali che adesso spopolano in Scozia. Il primo, un vero e proprio successo, è stato il “Boteco do Brasil” nel centro di Glasgow che lo scorso anno ha vinto il premio come miglior bar notturno della Scozia, dopo una competizione che ha visto il pubblico e una giuria votare tra una serie di 20 locali sulla base di visite dirette.
Non solo, a luglio è stato eletto anche come miglior “global restaurant” per il 2018. A questo, seguono altri tre locali fra la stessa Glasgow e la capitale scozzese Edimburgo: il “Boteco”, il “Mango” e il “Piccolino”.
Adesso, quel giovane ragioniere diventato imprenditore, ha 105 dipendenti al lavoro nel Regno Unito.
Nei suoi ristoranti, ovviamente, le sue radici sono ben visibili su tutti i tavoli. Ogni suo locale, infatti, serve solo vino pugliese, e al ristorante si mangia burrata pugliese.
Nel frattempo Aseni ha creato una nuova società, che per tenere fede alla buona onda delle precedenti si chiama “Mango pu kazz”. Un progetto che è ancora in fase embrionale, ma che siamo certi conquisterà gli inglesi proprio come i precedenti.
La storia di Luigi, scoperta da Milena Gabanelli nella sua Dataroom, in breve tempo ha fatto il giro del web arrivando anche in Inghilterra, tanto che il celebre quotidiano Sun gli ha dedicato un lungo articolo in cui svela la verità sui nomi dei suoi locali.
Come l’hanno presa i britannici? Con il loro humor proverbiale, of course.
Siete curiosi di scoprire i locali della Kaka Kazz Limited? Questo il sito internet del Boteco do Brasil: