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Mollare tutto e lasciare il lavoro per andare a vivere a Londra

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Trasferirsi a Londra: mollare tutto per la capitale del Regno Unito

L’Inghilterra e Londra in particolar modo, continuano ad essere tra le mete preferite per chi decide di darsi un’altra chance lavorativa e non solo. La capitale del Regno Unito, per molti aspetti, può davvero definirsi “un intero mondo all’interno di una sola città”.  Al di là delle dimensioni è proprio il numero delle etnie presenti sul suo territorio a farne forse la più multiculturale delle città europee, la più varia in termini di opportunità e la più vibrante per quanto riguarda moda, tendenze ma anche ricerca, turismo e finanza. C’è anche un altro aspetto per cui, negli ultimi anni Londra è diventata un’avanguardia: la cucina. Moltissimi grandi chef aprono qui i loro ristoranti perché sanno che questa città continua ad essere il fulcro di tutto quanto sa di innovazione e sperimentazione. Il nostro grande chef Bruno Barbieri, non a caso, sta sbarcando a Londra con un locale suo.

Equivalente, nell’immaginario collettivo, dell’americana New York, Londra offre occasioni di lavoro e alloggio per tutte le professioni e per tutte le tasche. Noi, di mollaretutto.com, vogliamo darvi alcune informazioni basilari per affrontare i primi passi di un trasferimento in questa rutilante città, grande, viva e pur sempre complicata come tutte le grandi città.

La prima cosa da fare, banale a dirsi forse ma non mai abbastanza ripetuta, è conoscere la lingua. Impratichirsi un po’ ancora prima di partire è essenziale e poi, altrettanto essenziale è buttarsi a capofitto nelle situazioni più linguisticamente estreme: lavoretti in loco. L’iter più seguito è quello di cercare piccoli lavori nel campo della ristorazione, a partire dalle mansioni più umili. A Londra non è difficile trovare soluzioni di questo tipo, basta armarsi di costanza e di un buon paio di scarpe perché la ricerca deve, ovviamente essere fatta di persona. Non pensate di mandare comodamente da casa il vostro curriculum in un pub o in un ristorante; presentatevi a fatevi vedere armati di voglia di fare e di parlare l’inglese. Tra stipendio base e mance si può riuscire a mettere insieme circa 1500 sterline. Intanto non dimenticate di portare con voi il vostro curriculum in inglese. E tra un lavoretto e l’altro cercate qualcosa in questi siti: Careerjet, Jobserve e Totaljobs. Ma lo sapevate che Londra e il Regno Unito sono all’avanguardia per quanto riguarda tutto ciò che è ricezione turistica? Sì, i più bravi non siamo noi italiani che ci vantiamo, forse a ragione, di vivere nel paese più bello del mondo, ma gli inglesi. Quindi vi consigliamo assolutamente di consultare il sito Thlcareers, specializzato in ricerche di lavoro nel turismo. Trovare un lavoro dall’Italia è più difficile e, di solito, vale solo per figure professionali altamente qualificate. Per un alloggio, almeno all’inizio, gli ostelli continuano ad essere la soluzione più economica, seguita da quella di una stanza in un appartamento condiviso. Beh, almeno agli inizi bisogna essere disposti a qualche sacrificio e a sfoderare tutta l’apertura mentale di cui siete dotati. I siti che vi consigliamo per questo tipo di ricerca sono Craiglist o Gumtree. I prezzi variano ovviamente dalla tipologia dell’alloggio e dalla sua ubicazione: per una zona non centralissima in genere i prezzi sono attorno alle 400 sterline. Cosa utilissima: consultate tanto i forum dei siti di italiani all’estero oltre a quelli delle agenzie; eviterete spiacevoli sorprese visto che sui forum trovate le opinioni di chi una casa l’ha cercata e trovata davvero. Le agenzie da cui è meglio guardarsi sono quelle che lavorano dall’Italia: spesso chiedono commissioni altissime e offrono sistemazioni non proprio appetibili.

Ragazzi, una cosa fondamentale: a Londra, per quanto riguarda il lavoro, vige, nella stragrande maggioranza dei casi la meritocrazia, una parola che da noi risulta un po’ annebbiata e che nella “perfida Albione” conserva invece tutta la sua importanza. Gli inglesi sono molto pragmatici e, indipendentemente dalla nazionalità, dall’età e dal sesso, vogliono vedere cosa sapete fare.

E le tasse? Il regime fiscale è un po’ inferiore a quello italiano: con un reddito fino a 7000 sterline siete nella zona tax free; da 7000 a 42000 l’imposizione fiscale è del 21%; oltre le 42000 sterline sale al 40%. Ma è anche vero che all’inizio, sarà molto difficile avere un reddito di quel genere. Essendo cittadini europei non c’è bisogno di visto ma solo del così detto National Insurance Number un insieme di codice fiscale sanitario assicurativo. Ottenuto quello si può iniziare a lavorare; i contratti più comuni sono della durata di un anno, ma spesso, dopo un periodo di prova di tre mesi, diventano a tempo indeterminato. Per lavorare in proprio occorre invece il Sole Trader, equivalente della nostra partita Iva, oppure aprire una Limited Company, simile alle nostre SRL: a seconda dei casi può essere molto conveniente questa formula dal momento che si può godere di sgravi fiscali.  E non lasciatevi spaventare dai prezzi, decisamente alti in molti casi, ma una volta che comincerete a guadagnare in sterline vi accorgerete che gli stipendi sono mediamente più alti dei nostri.

Capitolo mezzi pubblici: argomento non secondario visto che autobus e metropolitante sono senza dubbio il modo migliore per muoversi in città, e nonostante i prezzi non proprio bassissimi, anche più economico rispetto alla tassa d’ingresso se si usa la macchina. Una corsa singola costa 2,27 pound l’abbonamento giornaliero 9,57 pound, settimanale 33 pound e mensile 127 pound. Questo genere di abbonamenti potete farli in tutte le stazioni della metropolitana e in quelle ferroviarie.

Per il resto che dire, Londra è talmente tanta che forse una scheda esaustiva è davvero impossibile. Però siamo sicuri di avervi dato almeno le informazioni essenziali su come muovervi in questa avventura. Se ancora non vi basta, date un’occhiata alla sezione Irlanda e UK del nostro sito.

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