La tassa turistica in Italia
La tassa di soggiorno è stata introdotta nel 2018 in oltre 800 città della Penisola e nelle principali città italiane può sfiorare i 5 € a notte per persona
Al link www.liligo.it/magazine-viaggiatore/tassa-turistica-soggiorno l’approfondimento sulla ricerca realizzata da Liligo.
Liligo analizza e rende note tutte le informazioni utili e gli importi della tassa di soggiorno nelle principali città italiane ed europee nel 2018. Dalla ricerca del primo motore di ricerca di viaggi, emerge al primo posto per il più alto importo nella Penisola Roma, con una tassa turistica che supera la soglia di 5 € a notte per persona; seguono Milano, Torino, Venezia, Firenze e Napoli che possono raggiungere fino a 5 € per ogni notte di soggiorno.
In Italia, infatti, gli importi più elevati si riscontrano soprattutto nei grandi centri urbani e nelle città d’arte. Le città più piccole e le località balneari, invece, fanno registrare costi più contenuti, con alcune eccezioni, come Taormina e le Isole Eolie, dove l’imposta di soggiorno può variare tra 1 € e 5 € a notte per persona, mentre a Capri viene richiesta una tassa di sbarco per ogni visitatore che arriva sull’Isola e che è pari a 1,50 € per persona.
In generale, nel Bel Paese il costo medio per la tassa turistica di soggiorno è di circa 1,80 € a notte per persona: il costo più basso si registra al Sud dove l’importo è di 1,70 € a notte per persona, segue poi il Nord con 1,80 € e chiude, con un importo leggermente superiore, il Centro del Paese con circa 1,90 €.
Nel 2011, l’anno in cui è stata introdotta la tassa turistica di soggiorno, le località che l’adottavano erano soltanto 13, nel 2018 si contato oltre 800 località in cui i turisti devono pagare questa tassa. Rispetto allo scorso anno, invece, sono 100 i comuni in più che hanno deciso di introdurre l’imposta turistica, facendo registrare un aumento del 13,3% sul 2017.
La tassa turistica, o tassa di soggiorno, è un’imposta richiesta ai viaggiatori che si può presentare come un importo fisso o calcolato in base percentuale a seconda della categoria di struttura ricettiva in cui si soggiorna. In Italia ogni città può decidere in autonomia non solo la tariffa che il turista deve pagare al giorno, ma anche la durata dei giorni e il periodo in cui bisogna pagare la tassa di soggiorno. La quota versata verrà utilizzata per la ristrutturazione o la preservazione del patrimonio culturale del comune in cui si soggiorna.
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