El Chalten, Patagonia, Argentina – Riflessioni alle pendici del Cerro Fitz Roy e Cerro Torre
El Chalten, la capitale del trekking sud americano. È un piccolo villaggio impolverato, perennemente battuto dai forti venti della Patagonia, situato alle pendici della Cordillera, ovvero la naturale linea di confine tra Argentina e Cile.
La maggior parte della gente arriva sin qui per ammirare il Cerro Torre e il Cerro Fitz Roy, 2 monti incredibilmente affascinanti, coperti da nevi perenni, dietro ai quali si estende “El campo de hielo del Sur” (il campo di ghiaccio sud americano, una sorta di antartide su terra) che porta alla Patagonia Cilena.
Da El Chalten partono i percorsi di trekking per i punti di osservazione privilegiata ai 2 monti. Si tratta di percorsi fattibili in giornata, ma ovviamente, il cammino ospita anche dei camping in cui si può piantare la tenda.
È settembre, l’inverno australe, molto rigido a queste latitudini, è terminato. Alcuni tratti dei sentieri (quelli in prossimità dei 2 massicci) sono ancora coperti di neve, mentre quelli più a valle sono un susseguirsi di ruscelletti formati dagli alti ghiacciai che si sciolgono. Il primo giorno andiamo al Cerro Torre e dopo circa 3 ore di cammino ce lo ritroviamo davanti. Tra noi e lui c’è un lago, ancora ghiacciato, poi inizia il ghiacciaio da cui si innalza il monte. Quando ci fermiamo iniziamo a sentire l’aria, praticamente gelida nonostante la giornata di sole ed un cielo blu come non lo avevamo mai visto. Osservandolo ci siamo resi conto di quante tonalità di blu ci fossero sulla nostra testa. La sera, rientrati in ostelloo a El Chalten, ci cuciniamo salsicce alla griglia e purè di patate festeggiando la giornata con un buon bicchiere di vino. L’indomani Cerro Fitz Roy. Sul sentiero conosciamo una famiglia di francesi (moglie, marito e 3 figli di 9, 12 e 17 anni) in anno sabbatico; si si, avete capito proprio bene, un’intera famiglia in giro per il mondo per 1 anno, vi rendete conto con quale bagaglio cresceranno quei bambini dopo una simile esperienza? Dopo circa 3 ore e mezzo di cammina arriviamo al “mirador” (punto di osservazione privilegiato) del Monte Fitz Roy. Si tratta di un massiccio di granito di una bellezza sconcertante.