Site icon Mollare Tutto

Gestire i risparmi dall’estero: qual è la soluzione migliore?

Aprire un conto corrente all'estero

Aprire un conto corrente all’estero: come scegliere la soluzione migliore

Sempre più spesso capita di trovarsi all’estero per periodi più o meno lunghi ad esempio per studiare, per esperienze di formazione lavorativa, master da conseguire in paesi esteri, o per lavoro. In seguito ad una decisione di questo tipo, arriverà il momento in cui bisogna iniziare a pensare a quale è la migliore soluzione bancaria per una persona che non risiede nel proprio Paese. In questi casi è infatti di fondamentale importanza trovare il modo più conveniente per gestire i propri risparmi e decidere a quale banca affidarsi per poter comodamente gestire le proprie risorse economiche. Ma come fare per aprire un conto corrente all’estero?

La prima cosa da fare è visitare il sito internet dell’autorità bancaria nazionale, vale a dire l’equivalente estero della Banca d’Italia, in modo da informarsi sulle norme bancarie nel Paese nel cui si decide di aprire il conto.

Nella maggior parte dei casi la scelta della banca o del tipo di conto corrente dipende dal tempo di permanenza nel Paese straniero.

Uno dei motivi per i quali è consigliabile l’apertura di un conto nel Paese dove si lavora e quindi si è scelto di vivere è il fatto che sono rari i casi in cui il datore di lavoro è disposto a versare lo stipendio su un conto corrente estero (nel vostro caso italiano). Il trattato di Maastricht permette a tutti i cittadini dell’Unione Europe a l’apertura di un conto corrente in uno qualsiasi degli Stati membri. I requisiti per aprire uno sono quindi la cittadinanza europea, la maggiore età e un passaporto o carta d’identità.

 

C’è anche la necessità di dover prelevare il denaro necessario per le attività quotidiane, come ad esempio l’affitto e spese personali; con un conto corrente locale le commissioni per il prelievo saranno sicuramente più vantaggiose rispetto a quelle di un conto italiano.

Ci sono due alternative all’ apertura di un conto estero: quella di affidarsi ad una banca italiana che è però presente con le sue filiali sul territorio del Paese in cui si vive e si lavora, ed in questo modo si potrà gestire il conto più facilmente raggiungendo la filiale e comunicando direttamente con gli impiegati della banca. Versare lo stipendio direttamente in Italia naturalmente potrebbe essere difficile e svantaggioso, ma la gestione del conto diventerà perfettamente fattibile se si aggiungono al conto corrente dei servizi che ne permettano la supervisione a distanza, come la gestione online del conto e un collaboratore della banca sempre disponibile a rispondere alle vostre domande telefonicamente.

L’altra possibilità è aprire un conto corrente online. Questa soluzione è particolarmente comoda per i più giovani, sempre connessi e con la necessità di poter occuparsi di questioni burocratiche nel minor tempo possibile. Si tratta, infatti, di una scelta che sempre più persone fanno, poiché è semplice e veloce aprire un conto di questo tipo. Inoltre, offre anche dei notevoli vantaggi, tra cui la facilità di gestione del conto anche dall’estero, tassi d’interesse più alti, e la possibilità di evitare le code agli sportelli e quindi risparmiare tempo e la possibilità di controllare il conto e verificare la situazione in ogni momento ed in tempo reale.

Resta comunque utile avere un conto corrente presso una banca in Italia e questo è ancora più importante se il periodo di permanenza fuori dall’Italia è di sei mesi un anno.

Exit mobile version