Trasferirsi per lavorare negli USA: come avverare il sogno americano

Forse sogni gli USA da sempre o, magari, hai cominciato a guardare agli Stati Uniti quando hai deciso di trasferirti all’estero. L’idea di mollare tutto e di andare a vivere e lavorare nel Paese della bandiera a stelle e strisce spaventa molte persone anche perché, diciamolo francamente, il processo d’immigrazione non è esattamente semplice.

E poi, è possibile lavorare negli Stati Uniti se non si ha una laurea? Quali sono i settori in cui è più facile essere assunti? Insomma, le domande ci sono ed è più che comprensibile. In questo articolo, quindi, ti daremo delle dritte per iniziare a pensare concretamente a un tuo eventuale percorso lavorativo e di vita negli Stati Uniti.

Perché andare a lavorare negli Stati Uniti

Probabilmente un parente o amico ti ha già fatto questa domanda, “Ma perché vuoi andare proprio negli USA, quando ci sono tanti altri Paesi esteri, come quelli europei, in cui potresti farlo con molti meno grattacapi?” Eppure, lavorare negli Stati Uniti ha dei vantaggi che molti altri Paesi non offrono.

Fra questi, citiamo:

  • Una maggiore tutela nell’ambito lavorativo comparata a quella offerta dalla maggior parte degli altri Paesi
  • Mantenere il “posto fisso” è piuttosto facile
  • Avviare una tua società e accedere a nuovi capitali è relativamente semplice e questo vale sia per le grandi aziende sia per quelle più piccole
  • Alcuni Stati, come la Florida, offrono vantaggi fiscali non indifferenti
  • Potrai accedere al credito senza particolari difficoltà

Naturalmente, anche l’America non è la terra promessa, pertanto, devi tenere conto di possibili svantaggi del tuo trasferimento lì come il dover imparare la lingua inglese, il livello di competizione (decisamente molto alto), il doverti far strada in un mondo del lavoro che funziona diversamente da quello italiano o, ancora, il mettere in conto che il sistema sanitario non è gratuito e facilmente accessibile da chiunque.

Quali visti ti permettono di lavorare negli Stati Uniti?

Ogni persona e situazione sono un mondo a sé stante pertanto, se è vero che puoi usare questo articolo come una guida generale, prima di pianificare il tuo trasferimento in America è fondamentale che tu consulti un esperto d’immigrazione che possa consigliarti in base al tuo caso, ai tuoi desideri e alle tue necessità.

Detto questo, andiamo a dare un’occhiata ai vari tipi di visto che possono permetterti di lavorare negli USA:

  • Visti non immigratori:
  • Visti di lavoro temporaneo (categoria H). Questo visto ti permette di essere assunto da un solo datore di lavoro. Inoltre, il loro numero è piuttosto limitato ogni anno. Tuttavia, questa è la tua opportunità migliore se non ti qualifichi per l’ottenimento di un visto immigratorio.
  • Visti per programmi di scambio (categoria J). Per tutti coloro che prendono parte a programmi di scambio per lavorare negli Stati Uniti.
  • Visti per trasferimento intra-aziendale (categoria L). Se hai ottenuto un trasferimento per andare a lavorare in America dall’azienda italiana da cui sei assunto, ecco il visto di cui avrai bisogno.
  • Visti per studenti (categoria F). In realtà, questo non è propriamente un visto lavorativo ma, in alcuni contesti, permette di lavorare dopo il diploma o la laurea in ambiti inerenti a ciò che hai studiato (solitamente, per massimo un anno), nel campus (part-time) o come tirocinante quando richiesto come requisito accademico.

I visti non immigratori, ovvero quelli di cui sopra, a differenza di quelli migratori, ti permettono sì di lavorare negli Stati Uniti ma tenendo conto di alcune limitazioni.

  • Visti migratori:
  • Visti su base occupazionale (categoria E). Questi tipi di visto sono indicati per dirigenti, managers, investitori che pianificano di avviare delle loro realtà in America e di dare lavoro alle persone del posto, ricercatori, professori e chiunque abbia delle capacità straordinarie nel proprio settore. Naturalmente, queste capacità fuori dalla norma devono essere comprovate.
  • Visti coniuge o familiare di un cittadino statunitense o di un residente permanente (Visti IR e CR). Se sei imparentato con una persona statunitense o con qualcuno che è già residente permanente in America, puoi richiedere uno di questi visti.

A differenza dei visti non immigratori di cui abbiamo parlato al punto precedente, in linea di massima questi visti ti permettono sia di aprire una tua attività sia di lavorare illimitatamente negli Stati Uniti.

Come trovare uno sponsor

Se non hai ciò che serve per richiedere un visto migratorio, come abbiamo visto, la migliore opzione è optare per un visto H. In tal caso, però, ti serve uno sponsor. Probabilmente ti stai chiedendo, “E come faccio a trovare un’azienda o persona che sia disposta a sponsorizzarmi?”.

Per cominciare, consulta il sito MyVisaJobs, che contiene statistiche sulle aziende che sponsorizzano lavoratori stranieri. Ancora, dai un’occhiata alle offerte di lavoro, invia la tua candidatura e, se dovessi ricevere una proposta dall’azienda, premurati d’informarla che necessiti di un visto.

Se sei uno studente universitario con visto F-1, puoi cercare lavoro direttamente nella tua università.

Le tue possibilità di ottenere una sponsorizzazione variano in base a tanti elementi, fra cui il settore in cui vorresti lavorare. Ecco alcune aziende che, generalmente, sono disposte a sponsorizzare i loro lavoratori:

  • Syntel
  • Facebook
  • Google
  • Apple
  • PWC
  • Capgemini
  • Accenture

Cosa serve per richiedere uno sponsor per lavorare negli Stati Uniti

Naturalmente, ottenere uno sponsor non è così facile come può sembrare, specialmente se non hai chissà quale esperienza pregressa o se vorresti lavorare in un settore nel quale non è particolarmente facile ottenere una sponsorizzazione. Ci sono dei requisiti che devi obbligatoriamente avere per poter essere sponsorizzato e poter, quindi, lavorare in America.

Questi sono:

  • Avere come minimo una laurea triennale. A volte, possono chiedere una certificazione o licenza che attesta che puoi svolgere la tua professione. Se non sei laureato, devi poter dimostrare di avere la stessa esperienza che ha una persona che ha conseguito una laurea triennale. In tutta sincerità, se è vero che ottenere una sponsorizzazione senza laurea non è impossibile, diciamo che non essere laureato diminuisce di molto le tue possibilità di essere sponsorizzato.
  • Devi lavorare in una posizione per la quale serve quantomeno una laurea triennale, per un’azienda che la richiede regolarmente per quella mansione.

Insomma, è praticamente impossibile che tu ottenga una sponsorizzazione per lavorare negli Stati Uniti come baby-sitter o gelataio. In più, anche quando avrai trovato un’azienda disposta a sponsorizzarti, purtroppo c’è sempre il rischio che il macchinario si blocchi a metà del percorso, se le autorità non dovessero approvare la richiesta. L’inoltramento di una richiesta di sponsorizzazione, infatti, non garantisce necessariamente l’ottenimento dello sponsor.

Conclusione

Come abbiamo visto, trovare lavoro negli Stati Uniti o anche avviare una propria attività lì non è impossibile, tuttavia, per la maggior parte delle persone, la strada è lunga impervia. Un professore universitario, laureato e con una comprovata esperienza accademica, avrà molte più probabilità di riuscire a lavorare negli Stati Uniti di quanta non ne abbia l’uomo che, per tutta la sua vita professionale, ha sistemato computer nel negozio di famiglia.

Infine, cosa non poco importante, è fondamentale che tu rispetti la legge. Fare giochetti come entrare negli Stati Uniti con un visto turistico e cercare lavoro, o addirittura lavorare in nero, ti fa correre grossi rischi. Fra questi, in futuro potresti non poter più viaggiare o lavorare negli Stati Uniti o, ancora, potresti dover richiedere un visto anche solo per una vacanza, senza più poter approfittare dell’ESTA.