Lavoro all’estero: come trovarne uno
In un mondo sempre più globalizzato, le migrazioni da un Paese all’altro sono inevitabili. Non crediamo che la globalizzazione debba essere combattuta irrazionalmente. Deve invece essere migliorata, rendendo questo mondo un luogo più vantaggioso per tutti. La globalizzazione deve essere considerata come una grande opportunità. L’ISTAT ha pubblicato i dati relativi al 2013 in relazione ai flussi migratori verso l’Italia e dall’Italia all’estero. Il numero degli italiani che lasciano il paese in cerca di fortuna risulta in aumento del 20% rispetto all’anno precedente, e questo è un trend che continua da 10 anni. Aumentano anche gli immigrati che vivevano in Italia e vanno a vivere altrove a cercare quella fortuna che non hanno trovato.
La situazione italiana è dovuta alla sua crisi più grave che in altre Nazioni, a causa della crescente disoccupazione, in virtù della corruzione in aumento, delle tasse alte da pagare (apparentemente senza costrutto) e della scarsa fiducia nelle istituzioni. La classe dirigente ha scontentato praticamente tutti, per la sua inoperosità e per la corruzione che continua a dilagare. Ed allora a migliaia ogni anno, delusi da questa “Italietta”, decidono di andarsene, ma per quasi tutti l’addio al paese nativo è doloroso. Più forte di questo dolore è però la speranza di fare fortuna in un altro Paese, di costruirsi una vita migliore cercando un lavoro all’estero.
Gli Stati verso cui gli italiani emigrano di più sono Regno Unito, Germania, Svizzera e Francia. Si scelgono queste Nazioni confidando sul fatto che le differenze di costumi e sul modo di vivere siano poco marcate, ritenendo che l’integrazione sia più rapida ed agevole.
Molto spesso però, gli italiani che decidono di emigrare sono poco informati su quello che effettivamente troveranno nel Paese prescelto, e tante volte basano le proprie scelte su indicazioni di amici, conoscenti, su notizie raccolte senza pensare all’affidabilità delle fonti, oppure su stereotipi o miti difficili da far scomparire.
“JOBS – Guida pratica per trovare lavoro all’estero“ colma tutte queste lacune nel modo più competente ed appropriato. Uno strumento completo, ben documentato, leggero e facile da leggere, ma nel contempo esauriente in tutti gli aspetti che il trasferimento comporta. La Guida di rivolge sia a chi cerca un lavoro dipendente sia a chi desidera svolgere un lavoro autonomo, indicando anche la Tassazione cui si è soggetti in entrambi i casi.
Dal momento che il Livello Salariale è importante, ma sono altrettanto importanti il Costo della Vita ed il Livello di Disoccupazione di ogni Paese, “JOBS” fornisce queste informazioni aggiornate, per consentire al lettore di sapere quale tenore di vita potrà mantenere nel paese dove deciderà di andare a vivere e lavorare. Ancora, vengono sviscerati gli aspetti burocratici, oltre a quelli attinenti alle professioni meglio retribuite e quelli relativi ai lavori più facili da trovare.
Grazie alla guida “JOBS”, sarà possibile effettuare una scelta veramente ponderata, senza affidare nulla al caso.
Gli italiani che emigrano sono pronti al sacrificio ed a dare il meglio di se stessi meritando per questo tanta fortuna nel loro cammino, ma occorre che meditino bene le proprie scelte, utilizzando gli strumenti giusti per limitare al minimo il rischio di cattive sorprese.
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