Lavorare in Cina: le nuove opportunità
Se avete un buon inglese, precedenti esperienze lavorative di un certo spessore e siete pronti a compiere una vera e propria rivoluzione nella vostra vita, la Cina potrebbe essere un buon posto dove trasferirsi. In questo momento di crisi per l’Italia e per l’Europa, cogliere l’occasione per arricchire il vostro curriculum di un’esperienza occupazionale diversa e imparare una lingua come il cinese, che, potrebbe aprirvi le porte di tante occasioni lavorative anche in altre parti del mondo.
Nel settore alberghiero e della ristorazione, l’offerta di lavoro per gli italiani è per esempio molto buona. Soprattutto i cuochi, a Shanghai e a Pechino, sono ricercatissimi nei migliori ristoranti, e in quelle strutture come hotel e casinò destinate ad accogliere coloro che si recano in Cina per un viaggio di lavoro, o anche solo per turismo. Se cercate un lavoro in una casa da gioco questo potrebbe essere il momento giusto. La politica nei confronti del gioco d’azzardo è cambiata tantissimo negli ultimi anni e, sulla scia del successo ottenuto in questo senso da Macao e Hong Kong, la Cina apre nuovi casinò, intercettando il turismo locale e creando, difatti, nuovi posti di lavoro.
Anche nel “paese del sol levante” la crisi finanziaria internazionale ha certo frenato la crescita economica, ma tante sono ancora le opportunità, presso le ambasciate o gli uffici di rappresentanza del nostro paese, e, se conoscete già il cinese, in qualità di interpreti e traduttori. Sono poi più di 1500 le aziende private italiane attive su suolo cinese: il 40% di queste si occupa della produzione di manifatture e macchinari per l’industria, il 20% di meccanica, il 20% di consulenza e servizi, il 15% della ristorazione.
Ricordate, tuttavia, che in Cina l’aspetto burocratico rallenta di molto le transazioni, specialmente per gli stranieri. In questo senso non è conveniente partire con un visto turistico (della durata di soli 30 giorni) e poi provare a cercare un lavoro in loco, è più opportuno trovare un’occupazione già dall’Italia, attraverso portali come Corriereasia o MyCinaOggi. Le pratiche per ottenere il visto di lavoro saranno così più semplici, perché condotte dall’azienda stessa.
Il governo cinese, inoltre, non concede un visto di lavoro se non si è in possesso già di una possibilità concreta di contratto, certificata dall’azienda che vuole accogliervi. Più difficile, ma non impossibile, ottenere un’occupazione in un’azienda cinese. Gli italiani sono sempre benvenuti, ma, in quest’ultimo caso, la conoscenza del cinese è quasi sempre condizione imprescindibile.