In California il lunedì diventa vegano per legge
mollaretutto.com
Dimenticate gli hot dog e i tipici hamburger americani, da oggi l’America è un po’ più vegana. O meglio lo è Berkeley. La cittadina della California, famosa per la sua università, ha infatti detto addio alla carne. Per legge.
Ma solo di lunedì. Il consiglio comunale della cittadina ha approvato una risoluzione che richiede che tutto il cibo servito negli eventi cittadini e agli incontri pubblici siano vegani.
Non tutti giorni, ma solo il lunedì.
I “Green Mondays”, così sono stati ribattezzati i lunedì vegani, saranno all’insegna delle verdure. Banditi dunque carne, insaccati, hamburger, polpette e chi più ne ha più ne metta.
La rivoluzione è stata approvata il 13 settembre facendo di Berkeley ufficialmente la prima città della nazione a dichiarare “il lunedì verde”. L’obiettivo è insegnare alle persone a mangiare più sano, per ridurre il consumo di carne e, di conseguenza, l’impatto negativo ambientale che ne è derivato fino ad oggi.
«Non sto chiedendo alle persone di rinunciare alla carne, sto chiedendo a tutti noi di pensare a ciò che facciamo ogni giorno, a come possiamo ridurre il consumo di carne.
Quasi un terzo del nostro problema legato ai cambiamenti climatici deriva dalla zootecnia e dalla carne prodotta dagli animali e dall’inquinamento prodotto », ha affermato il consigliere Kate Harrison, autrice della risoluzione.
Non si sa ancora quando avranno inizio i Green Mondays. Il progetto potrebbe realizzarsi già entro la fine dell’anno, fanno sapere i promotori dell’iniziativa. Appare impegnativo, ma comunque fattibile.
Ci sarà una campagna pubblica per informare le imprese e i residenti dell’impatto ambientale della produzione di carne.
La campagna funzionerà in collaborazione con Green Monday U.S., un gruppo che incoraggia le scelte alimentari a base vegan per rallentare i cambiamenti climatici.
Per alcuni residenti di Berkeley, mangiare verdura è importante, ma lo è anche avere alternative. «Non credo che il Governo dovrebbe essere coinvolto nel decidere ciò che si dovrebbe e non si dovrebbe mangiare», ha detto un abitante.
« Ma penso anche che ognuno debba sapere da dove arriva il nostro cibo e l’impatto che queste risorse stanno avendo sul nostro pianeta».